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2° TORNEO INTERNAZIONALE DI SKYMANO 2025​​​​​​​

 23–26 Maggio 2025

Marina di Ugento in provincia di Lecce


Dal 23 al 26 maggio 2025, nella suggestiva località di Marina di Ugento in provincia di Lecce, si è svolto il Secondo Torneo Internazionale di Skymano (Resquare handball) organizzato con grande cura e passione dall’Ente di Promozione Sportiva ACSI, all’interno dell’importante manifestazione sportiva “La Testa nel Pallone”, giunta alla sua sedicesima edizione. L’evento ha riunito sportivi, tecnici, volontari e appassionati in una quattro giorni intensa, fatta di gare, emozioni e relazioni autentiche.

Inclusione, sport e fair play a Marina di Ugento ​​​​​​​

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Lo Skymano: uno sport che abbatte barriere!

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Ma ciò che ha davvero reso speciale questo torneo è stato il suo spirito: un torneo inclusivo, in cui ogni partecipante ha avuto la possibilità di esprimersi pienamente, a prescindere dalle proprie caratteristiche fisiche, abilità o età. Un’organizzazione professionale al servizio dell’inclusione La direzione tecnica del torneo è stata affidata a Skymano Italia, guidata da un team di esperti che ha saputo coniugare competenza sportiva e sensibilità sociale.

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Il coordinamento è stato curato dal prof. Michele Panzarino, ideatore dello Skymano e Direttore Generale Skymano Italia, affiancato dal dott. Roberto Lombardi, Direttore Tecnico, dalla dott.ssa Francesca De Lucia, psicologa dello sport, e dai preparatori della Nazionale Italiana di Skymano, la dott.ssa Annamaria Lapalorcia e il dott. Fabrizio Pepe Sciarria.


Fondamentale è stato anche il lavoro del Comitato Organizzatore Locale, coordinato dalla Dott.ssa Antonella Alemanno, Presidente regionale ACSI, da Simona Cagnazzo, tecnico Skymano, e dal dott. Carmine Ignoni, Presidente provinciale ACSI Brindisi.


L’unione di intenti tra figure istituzionali, tecniche e associative ha reso possibile un evento impeccabile sotto ogni punto di vista.​​​​​​​

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Partecipazione internazionale e un messaggio universale Ben 16 squadre hanno preso parte al torneo, portando con sé lingue, culture e storie diverse. Tra queste: Londra, Ucraina, Andria, Viterbo, Eboli, Como, Molfetta, la rappresentativa dell’Umbria, Matera, Voltri, Casarano, Genova e molte altre realtà. La presenza di squadre provenienti dall’estero ha reso l’evento ancora più ricco e stimolante, offrendo un’occasione di scambio interculturale oltre che sportivo. Ciò che ha colpito maggiormente è stata la naturalezza con cui persone con diverse abilità fisiche hanno potuto gareggiare insieme, condividendo lo stesso campo, le stesse regole e lo stesso entusiasmo. Skymano, per sua stessa natura, si presta perfettamente a un modello di sport accessibile e paritario, in cui nessuno è escluso, ma tutti sono protagonisti.



Uno sport che emoziona e unisce Durante il torneo, inclusione, fair play, rispetto e partecipazione sono stati i valori cardine che hanno ispirato ogni singolo incontro. Il campo non è stato solo luogo di competizione, ma uno spazio di incontro, ascolto e crescita reciproca. Le squadre si sono affrontate con grinta ma anche con grande rispetto, supportandosi e sostenendosi a vicenda. I momenti di gioco sono stati accompagnati da musica, sorrisi, applausi e una contagiosa voglia di star insieme. Questo ha reso ogni partita un piccolo evento a sé, in cui il risultato contava, sì, ma molto meno dell’esperienza vissuta.​​​​​​​

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Il prof. Michele Panzarino, intervistato a margine delle finali, ha espresso la propria soddisfazione per il successo dell’iniziativa: “Questo torneo rappresenta esattamente la visione con cui abbiamo creato Skymano: uno sport aperto a tutti, dove la diversità diventa risorsa e ricchezza.


L’entusiasmo e la partecipazione che abbiamo visto in questi giorni ci confermano che siamo sulla strada giusta. L’ACSI ha creduto in questo progetto e lo ha reso possibile con una macchina organizzativa impeccabile.” Un vincitore, tanti campioni Il torneo si è concluso con la vittoria della squadra di Londra, che ha conquistato il titolo con grande merito, ma i veri vincitori sono stati tutti coloro che hanno partecipato: atleti, tecnici, volontari, accompagnatori e spettatori.


Tutti hanno contribuito a creare un’atmosfera speciale, in cui lo sport ha dimostrato ancora una volta il suo straordinario potere di unire. L’appuntamento è già fissato per la prossima edizione, con l’augurio che sempre più squadre, regioni e Paesi possano unirsi a questa festa dello sport e dell’inclusione.​​​​​​​

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